Pet Therapy: la terapia con gli animali
In questo nuovo articolo mi preme parlare della Pet Therapy, la terapia con gli animali, in quanto la ritengo un tipo di terapia molto valida nei casi di persone che presentano disturbi della sfera motoria, cognitiva e relazionale. La Pet Therapy può essere utilizzata con individui di ogni fascia di età e contribuisce a stimolare i meccanismi cerebrali dell’attenzione, a facilitare il coordinamento psicomotorio, a riaccendere le motivazioni e a relazionarsi. Può ridurre i sintomi psicologico – comportamentali perché evoca emozioni positive, comporta stimolazioni tattili piacevoli e elementi ludici.
Ma quali sono i concetti teorici e pratici espressi dalla Pet Therapy? Li possiamo comprendere andando ad analizzare il significato delle parole “pet” che vuol dire animale prediletto, e “therapy” che sta ad indicare la terapia, ovvero quella parte della medicina che si occupa della cura della patologia. Viene anche definita “terapia per mezzo dell’animale” in quanto l’animale ha un ruolo attivo nella situazione in questione, diventando il punto di incontro tra operatore e soggetto seguito.
Infatti, questo metodo di cura viene utilizzato principalmente nei casi in cui il paziente non collabora spontaneamente con le varie figure mediche: la presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il soggetto e, tramite questa relazione, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva dell’individuo. Si tratta quindi di una co-terapia da affiancare alla medicina tradizionale in cui sono coinvolte varie figure professionali, quali il responsabile del progetto, un medico veterinario, un coordinatore (solitamente un educatore o uno psicologo) e un coadiutore dell’animale.
L’animale più utilizzato è il cane, ma sono indicati anche i gatti, i conigli, i cavalli, i pesci e gli uccelli di piccola taglia. E’molto importante individuare il tipo di animale più idoneo al singolo paziente in base alle preferenze personali, alla risposta emotiva nelle prime sedute, ad eventuali fobie e allergie.