Il cielo d’Inghilterra, una storia di vita e d’amore
Il cielo d’Inghilterra è una storia di vita e d’amore che Loriana Lucciarini ha saputo costruire con delicatezza ed eleganza. Un’eredità inaspettata, un trasferimento e il cambiamento inevitabile di abitudini e valori. Questi sono gli ingredienti de Il cielo d’Inghilterra – edito da Arpeggio Libero – e della vita della protagonista Cristina che da un giorno all’altro si trova ad affrontare un’importante novità e allontanarsi dalla piccola pensione che ha sempre gestito con i genitori nel cuore di Roma. La destinazione è l’Inghilterra, paese che la protagonista conosce bene e dove, molto tempo prima, aveva lasciato amici e Steve che ritroverà. Insieme ai sentimenti, però, Cristina in Inghilterra trova anche la realtà dei rigidi valori dell’alta borghesia con i quali è costretta a scontrarsi.
Avevo già conosciuto Loriana Lucciarini un po’ grazie a Internet, un po’ alla curiosità, quindi avevo già letto alcuni suoi racconti che mi avevano colpito, ma credo che Il cielo d’Inghilterra sia il suo lavoro più completo, quello in cui ha inserito tutta la sua personalità di scrittrice, di narratrice. E questo non per il semplice fatto che sia un romanzo, quindi diverso dai racconti brevi, no, questo non rientra in quello che penso del suo stile. Mi piace il suo modo di narrare, mi piace la sua vena creativa.
Il linguaggio, scorrevole e mai noioso, rende la lettura piacevole e i personaggi – tra i quali oltre alla protagonista troviamo Steve, Marlon e Mary – interessanti, curiosi, da scoprire. L’atmosfera è quella tipica britannica, così come il paesaggio.
L’unico modo per rendere giustizia alla bellezza della villa è quella di trasformarla in luogo di accoglienza per intellettuali, dove la cultura possa trovare casa.
Loriana Lucciarini non è nuova della scrittura, scrive da sempre poesie e racconti ed è ideatrice di un blog che ha chiamato Scintille d’anima, proprio per sottolineare la sua prerogativa: voler inserire scintille di creatività in ogni sua attività, per rendere ciò che fa più suo.