Il salotto dei libri
Curiosando in rete si trovano sempre cose interessanti, ed è proprio quello che mi è capitato quando mi sono scontrata con Il salotto dei libri, book blog che ormai seguo regolarmente. Credo che sia importante seguire altre voci del variegato mondo letterario, oltre che prezioso per conoscere cose nuove e migliorarsi, sempre. A ideare Il salotto dei libri è Simona Del Pinto, studentessa ventunenne di Roma che, un giorno come un altro, ha capito che questa sarebbe stata la strada giusta per lei. E, visto il successo del suo blog – ancora una volta è complice Instagram – non le posso certo dare torto. Ecco perché, davanti al nostro caffè virtuale, l’ho intervistata per sapere qualcosa in più su di lei.
Quando sei entrata nel caotico universo del web?
All’incirca qualche mese fa, più o meno verso la fine dell’anno. Il mio percorso è iniziato in realtà da Instagram, quando un giorno per puro caso ho deciso di aprire un profilo interamente dedicato ai libri. Devo ammettere che sono rimasta stupita dal grande interesse che ho riscontrato nelle persone che mi seguivano e così ho deciso di integrare la pagina Instagram con un blog letterario. Inizialmente non è stato semplice, ho dovuto imparare a gestire il tutto, a conciliare impegni e blog, a trovare contenuti di qualità che potessero interessare chi mi leggeva. Ad oggi posso ritenermi soddisfatta della mia scelta, se potessi tornare indietro rifarei tutto da capo!
Gestire un blog letterario. Perché?
Ho scelto di farlo per il semplice fatto che i libri sono la mia passione da sempre. Non ho mai messo così tanto amore nel fare qualcosa, come dico sempre sono nata con un libro in mano, non deve esserci altra spiegazione. Un blog letterario è un mezzo utilissimo per condividere una passione bella come quella per la lettura, una passione che unisce le persone, creando legami forti seppure virtuali. Il blog mi ha permesso di conoscere moltissime persone fantastiche, da cui ho imparato molto. Spero con il tempo di conoscerne tante altre, di arricchirmi sempre di più e di ampliare il mio bagaglio culturale con i consigli e le esperienze degli altri. Essere una blogger letteraria ti espone in prima persona, ti carica di responsabilità nei confronti di chi ti legge, per questo cerco sempre di essere disponibile con chi si rivolge a me, cercando di lasciare in ogni persona un messaggio positivo. Essere portavoce di una cosa tanto grande come la cultura è una vera gioia, e ogni riscontro buono che ho dal confronto con gli altri non fa che incrementare la voglia di fare e di dare.
Quanto è vero che noi italiani siamo un popolo di non lettori?
Prima di aprire un blog credevo che le persone interessate alla lettura fossero poche e sempre più rare. Invece entrando in questo mondo ho avuto il piacere di constatare che i libri non sono affatto passati di moda, che esistono ancora persone che adorano starsene accoccolate su un divano con una coperta, una tazza di tè e un buon libro. Ho riscontri positivi anche ogni volta che entro in libreria: trovo sempre molte persone con il naso infilato tra le pagine di un libro, intente a ricercare quella trama o quella copertina che fa al caso proprio. Per cui il fatto che noi italiani siamo un popolo di non lettori a mio giudizio è vero relativamente, perché per quante persone tirano dritte quando scorgono una libreria, ce ne sono altrettante che decidono di entrare, perché ci sono persone che ancora credono nel potere e nell’importanza delle parole a discapito di quello che si dice in giro.
Cartaceo o ebook?
Entrambi. Sono una lettrice che non si preclude nulla. Come molti preferisco il cartaceo, la sensazione di tenere un libro fra le mani e di poterlo sfogliare è impagabile; tuttavia leggo moltissimo anche in digitale, tramite l’e-reader ho conosciuto molti scrittori che non avrei mai conosciuto se non avessi deciso di dare un’occasione al digitale. Sono dell’idea che non bisogna escludere qualcosa a priori, mi trovo molto bene con il Kindle, in borsa è comodissimo e ho l’opportunità di leggere anche al buio grazie al sistema di retroilluminazione.
Il libro che vorresti aver scritto?
Bella domanda. Nel corso della mia vita ho letto moltissimi libri che avrei voluto scrivere io, se dovessi sceglierne uno probabilmente la mia scelta ricadrebbe su “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen. Le ragioni sono varie, in primis perché adoro questa scrittrice, che pur appartenendo all’epoca vittoriana utilizza nei suoi romanzi dei concetti di grande attualità. Adoro il suo stile elegante e garbato, mai volgare, mai eccessivo. Mi piacciono tremendamente le descrizioni della brughiera inglese, delle campagne, dei maestosi palazzi. Sono un’amante dell’epoca vittoriana, ed ogni suo romanzo è un vero gioiello. In particolare “Orgoglio e Pregiudizio” ha lasciato il segno nella mia vita, sono rimasta travolta dalla vicenda, dal rapporto burrascoso tra Elizabeth e Mr.Darcy. Considero questo romanzo un vero e proprio capolavoro della letteratura moderna, e vorrei avere scritto io un’opera dal così grande spessore morale.
Quanto conta oggi il rapporto con i social network?
Moltissimo. Che ci piaccia o meno i social sono una realtà tangibile, che dobbiamo accettare. Nella mia esperienza di blogger li reputo utilissimi, perché permettono alle informazioni date negli articoli di circolare e coinvolgere quante più persone possibili. Se utilizzati nel modo giusto i social network offrono delle grandi possibilità, dei grandi vantaggi e delle belle occasioni per conoscere nuove persone. Utilizzo molto Facebook, Instagram e Twitter, e credo di farlo nel modo più corretto possibile, senza offendere chi ha un pensiero diverso dal mio. Mi piace socializzare, andare d’accordo con tutti e grazie ai social ho conosciuto tantissime persone che viaggiano sulla mia lunghezza d’onda! Non potrei chiedere di meglio!