Tutto l’amore che c’è
Quando un attimo ti cambia la vita
Sono passate due settimane, due rapide e strane settimane in cui la vita mi è passata davanti come un fulmine cambiando i suoi contorni e le sue sfumature, in cui mi ha mostrato tutto l’amore che c’è.
Alle 10:53 di un martedì mattina caldo e soleggiato una piccoletta ha fatto irruzione nella nostra vita e non c’è mai stata cosa più bella. Non parlerò di cose personali, come non ho fatto con la gravidanza (a parte i consigli dei 5 libri da leggere) ma ho pensato che fosse importante condividere, esternare o forse più semplicemente, tirar fuori tutta la bellezza che c’è. Un figlio ti cambia la vita, su questo non c’è dubbio, ma la cambia come tu hai voluto, non in altri modi. E cambia anche te.
Quando scegli questo futuro sai che probabilmente il sonno diventerà un optional, i tuoi spazi saranno prima i suoi, che non potrai fare un passo senza preoccuparti di sapere dove sono quei suoi occhietti vispi e quelle labbra che cercano fameliche il latte, devi essere certa che siano al sicuro solo dopo farai il resto. Sai che i viaggi per qualche tempo resteranno chiusi nel cassetto, che dovrai imparare a essere davvero multitasking anche se hai sempre odiato questo termine, che non potrai andare in bagno da sola, che con una mano terrai in braccio lei e con un piede chiuderai un cassetto. Non ci sarà niente di semplice, ne di regalato, saranno giorni difficili soprattutto i primi, ci saranno momenti che ti metteranno alla prova, ma ne vale la pena.
Mai come con la nascita della mia piccola ho capito che la felicità quando la cerchi e arriva, ti devasta, ti soffoca, ti fa sentire davvero viva senza capire il perché e ti fa paura. Ma un perché c’è e va oltre i dolori fisici, le paranoie, i fastidi vari ed eventuali legati ai parto da cui non sei mai al sicuro, ma sei mamma e lo sai, sai che tutto quello che può succederti ti porterà o ti ha portato un regalo meraviglioso. In fondo, nessuno (almeno credo) ha mai pensato che mettere al mondo un figlio sia una cosa semplice.
Posso ufficialmente dire di essermi completamente fatta rapire dall’amore per questa nanerottola che cerca sempre il mio seno perché ha fame, che cerca sempre i nostri abbracci perché li sente già un porto sicuro, e che sono orgogliosa di aver affrontato il parto, prima, durante e dopo anche se fisicamente ti devasta perché la sensazione che ti regala la sua manina stretta nella tua non può competere con niente.