Origini edizioni
a metà strada tra l'editoria pura e l'opera d'arte
Decidere di fondare una casa editrice in questo periodo storico è quasi una pazzia, ma io ammiro chi ha il coraggio di farlo proprio come le due menti che hanno dato vita a Origini edizioni, progetto a metà strada tra l’editoria pura e l’opera d’arte: Valentino Barachini e Matilde Vittoria Laricchia che vi avevo già fatto conoscere tempo fa e con la quale ho piacevolmente scambiato quattro chiacchiere – via mail per motivi di distanza – per saperne di più sulla loro casa editrice e sul motivo che ha spinto questi due artisti a immergersi totalmente nelle acque dell’editoria italiana che proprio calme non sono. Del resto per cambiare rotta si devono avere tenacia e coraggio, a tutti gli effetti a Valentino e Matilde Vittoria non mancano.
Una poetessa e un fotografo s’incontrano e nasce Origini Edizioni. È andata più o meno così tra te e Valentino Barachini?
Sì. Valentino è un insegnante di arte, collega di mia madre: lei gli disse che aveva una figlia che scriveva poesie, Valentino le volle leggere e gli piacquero. Era il 2012 e facemmo il primo libro insieme: “Non ci sono foto ma qualcosa è rimasto”. Origini edizioni, però, è nata qualche anno dopo: nel dicembre 2014. Io ho assunto le funzioni di responsabile editoriale e copywriter e Valentino è il direttore artistico: per il momento la nostra realtà è minuscola e punta all’unicità di ogni pezzo che creiamo.
Perché fondare una casa editrice nel 2015, periodo non certo felice per l’editoria?
La nostra proposta editoriale è un ibrido: a metà strada tra l’editoria pura e l’opera d’arte. I nostri sono libri d’artista e incontrano il mercato d’arte e del collezionismo, perciò incontriamo la crisi dell’editoria solo lateralmente. Per ogni titolo non produciamo mai più di 100 copie e tutte sono rifinite a mano da Valentino Barachini. La scommessa “più editoriale” che abbiamo fatto fino ad ora è stata la collana “Parole”: plaquettes di giovani poeti italiani non ancora trentenni ma già all’attenzione dei critici. La collana “Parole” concilia il progetto poetico con l’immagine: fotografia soprattutto, ma anche incisioni, fotoincisioni e disegni. La scommessa sta andando bene: “Parole” piace sia ai collezionisti sia ai lettori di poesia.
Di cosa si occupa Origini edizioni?
Origini edizioni è una minuscola casa editrice artigianale nata nel 2014 a Livorno dall’esperienza del fotografo, pittore e artigiano Valentino Barachini e della poetessa Matilde Vittoria Laricchia. Origini progetta e crea oggetti editoriali nei quali non c’è niente di più di ciò che è strettamente necessario ad esprimere la nostra visione del mondo, con foto e testi poetici, nostri o di altri autori. I materiali tipografici utilizzati spesso sono scarti, carte vecchie o dimenticate nel cassetto. Origini edizioni dà loro nuova vita. Ogni oggetto è numerato, firmato, rilegato e confezionato a mano.
Date grande risalto alle fotografie. Quanto conta l’immagine in un testo?
In Origini parole e immagini si cercano a vicenda, operano in mutuo soccorso e il risultato deve sempre essere un “passo a due”. Per questo lavoriamo molti mesi sulla creazione di ogni libro. Poi le proporzioni variano da collana a collana: nella collana di plaquettes “Parole” è l’immagine che fa da supporto alla poesia; nei libri che invece partono da un corpus fotografico, da un progetto figurativo, e il testo che arricchisce l’immagine.
Tutti possono inviarvi i loro manoscritti?
Riceviamo molti manoscritti dagli autori. Però Origini non è una casa editrice a pagamento e non è una stamperia su commissione. Il progetto artistico è nostro e inscindibile da tutto quel che facciamo. Perciò scegliamo noi, tra tutti i testi che ci vengono proposti, quelli che possono rientrare nella nostra linea editoriale. Apprezziamo molto la brevità e la possibilità che il verso ci apra letture artistico-figurative non immediate. Per fare un esempio “scolastico”: ci ispira, tra i nostri grandi poeti del Novecento, più Ungaretti che Pavese. Prediligiamo la poesia che ci consente di creare immagini dalle suggestioni delle parole, re-interpretarle ex novo, rispetto a quel tipo di versi e testi che suggeriscono inequivocabili interpretazioni d’immagini, colori e figura (la poesia impropriamente detta “di narrazione”).”
Prima del Diluvio è l’ultimo nato della collana Quaderni. Ce ne parli?
Prima del diluvio evoca la Siria attraverso fotografie, musica e poesia. La Siria com’era, prima della guerra: le città, gli uomini, i bambini, le grandi moschee, le vestigia romane. Il libro è concepito come fosse un album personale, un diario: con appunti, disegni e foto ricordo. E tutto corre sul filo di un contrappunto malinconico, in prima pagina, come un oscuro presagio. La catastrofe presagita in musica arriva sotto forma di diluvio, di Alata notte, di lontano venuta ed ora | per sempre stesa | su creta e calcina , come dai versi di Paul Celan citati nelle ultime pagine del libro. Come a dire che ciò che rimane, ormai, è soltanto “un’idea archeologica d’umano” ed evoca il timore velato (e, involontariamente, biblico) del momento in cui qualcuno domanderà conto di quell’umanità.
Ecco i dettagli di Prima del diluvio:
Fotografie, progetto e realizzazione artigianale: Valentino Barachini
Poesie e copywriting: Matilde V. Laricchia
Traduzione inglese: Massimiliano Barachini
100 copie numerate e firmate.
50 pagine, 43 fotografie, 10 poesie, 2 disegni. Rilegatura a mano in filo di cotone rosso.
Dimensioni libro chiuso: 40 x 28 cm.
Per acquisti e informazioni: info@originiedizioni.com
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