Karto e il suo rock’n’roll
Il cantautore labronico ci racconta il suo album
Quando si parla di lui la parola chiave non può che essere rock’n’roll. Karto, al secolo Giovanni Cartei, la musica ce l’ha nel sangue e non è difficile intuirlo. Nostra vecchia conoscenza, lo abbiamo incontrato di nuovo per parlare del suo album Give Me My Rock’n’Roll Back e del suo tour in giro per l’Italia, senza dimenticare i palcoscenici di Londra, sua terra d’adozione. Tra un aneddoto sulla nascita dell’album e uno sulla sua città natale – Livorno – ecco cosa ci ha raccontato.
Ci eravamo incontrati tempo fa in occasione della tua sfida in italiano; questa volta il passo è stato più decisivo… il tuo album, Give Me My Rock’n’Roll Back. Quanto ti rispecchia e come nasce?
Give Me My Rock’n’roll Back è un album che mi rispecchia in tutto e per tutto, sia nella musica sia nei testi. Non è un prodotto che nasce a tavolino, né scritto per un certo target di pubblico, né registrato e prodotto secondo un fine commerciale né, tantomeno, rispettando tempi e modalità necessarie al fine di essere messo in commercio da un’etichetta. Give me.. è un prodotto selvatico e selvaggio. Anarchico. Irrispettoso di tutte le regole e convenzioni musicali e non. Scritto forse per nessuno, al di fuori dell’ autore, e diretto a tutti; tutti coloro in grado di recepirne il significato, la carica, l‘ironia e l’energia. Per questo mi rispecchia pienamente. E’ un diario dove sono state racchiuse, giorno per giorno, emozioni, sensazioni, racconti, vibrazioni e suoni che hanno dato vita a delle canzoni. Ed il diario si è trasformato in un album nel quale detti brani sono racchiusi. Registrato e prodotto a Londra, edito poi da Cramps Music e distribuito da Edel Italia.
Stiamo parlando di un lavoro sicuramente rock’n’roll e non semplicemente per il titolo. Ogni brano ha diverse sonorità legate alle tue numerose influenze musicali. C’è qualcosa che avresti cambiato?
Come ti dicevo, è anarchico anche in questo senso. Dentro c’ è tutto: le mie numerose e svariate influenze musicali ( che partono dall’Hard rock fino ad arrivare all’elettronica) e le influenze nate da esperienze sì musicali ma anche di vita fatte suonando in giro e vivendo, negli ultimi dieci anni, in Inghilterra. Non cambierei niente di questo disco. E lui non si lascerebbe cambiare da nessuno! Neanche da me.
Londra, da tempo, ti vede protagonista di concerti per la promozione del disco (e non solo). Grande successo di pubblico che, se non sbaglio, hai deciso di ripetere anche a Livorno, la tua città. Quando e perché?
Perché sono livornese e ho tantissima voglia di suonare davanti alla gente che comunque, anche a distanza, mi ha sempre sostenuto e supportato! Vorrei e spero poter trasmettere e raccontare al pubblico, attraverso lo spettacolo, ciò che ho fatto in questi anni fuori della mia città. Per questo sono davvero felice di essere stato chiamato. Mi esibirò alla Tiki Room presso il locale Surfer Joe sul Viale Italia a Livorno, il 15 di aprile, con la mia band tutta italiana che vede Francesco Tonarini alla batteria e Luca Ridolfi al basso. Dopo partiremo alla volta di Londra dove ci attende una data al Dublin Castle di Camden Town pochi giorni dopo, il 20 di aprile.
Hai altre date in programma in Italia?
Sì, ovviamente non sarà l’unica data che avrò in Italia; per certo, la più sentita!
Karto nasce come musicista e naturalmente, senza forzature, è diventato cantautore. Quanto ti lascia a ogni performance il rapporto diretto con il pubblico?
Il rapporto diretto con il pubblico ce l’ho sempre, appena salgo sul palco; sento il calore e credo la gente senta, a sua volta, la mia adrenalina. Il fatto di suonare e cantare ovviamente lascia meno spazio e margine di libertà per poter arrampicarsi anche sugli amplificatori! Ma il rapporto diretto con chi ti sta davanti, proprio per la possibilità di poter comunicare sia attraverso la chitarra sia attraverso la voce, è intensissimo.
Ci ricordi dove è possibile acquistare Give Me My Rock’n’Roll Back?
L’album è distribuito fisicamente nei negozi di dischi e nei punti vendita della catena Feltrinelli. Poi si trova nei maggiori negozi on-line come Itunes, Amazon, Mondadori…; lo puoi anche ascoltare sulle piattaforme digitali come Spotify. Insomma non scappi!
Progetti nel cassetto?
Progetti sì… un altro disco con qualche brano cantato anche in italiano e tanto live!