Chie-chan e io
Pausa Moka con Banana Yoshimoto
E’ seguendo il coro lunedì, aboliamo il lunedì, che vi parlo di un libro che mi è capitato per caso tra le mani un bel po’ di anni fa: Chie-chan e io di Banana Yoshimoto che entra a far parte della nostra Pausa Moka.
Un’amicizia, fondamentalmente la storia che scrive l’autrice giapponese molto amata in Italia – io sono una delle sue fans, lo devo ammettere – è quella di un’amicizia tra due donne legate da un legame familiare e dal carattere molto diverso. Kaori è single, ha quarant’anni e lavora nel campo della moda, precisamente nel settore dell’importazione di abiti e accessori provenienti dall’Italia. Chie-chan è invece una trentacinquenne particolare e decisamente molto introversa. Le due si ritrovano a vivere insieme nell’appartamento di Kaori a causa della morte della madre di Chie-chan. Questa sarà la miccia che farà accendere nuove dinamiche e nuovi intrecci nelle loro vite.
Anche nei giorni in cui arriva una cattiva notizia può accadere qualcosa di buono, e il mondo non finisce né cambia così, da un momento all’altro.
Se dovessi spiegare perché questo libro mi ha rapito sin dalla prima pagina non ve lo saprei spiegare, ma è normale… quando leggi, quando divori libri, quando li reputi delle ottime lenti dalle quali osservare la realtà non puoi avere spiegazioni razionali. Mi sono lasciata trasportare dalle emozioni, semplicemente questo, perché vi sto parlando di un libro delicato, elegante proprio come è nelle corde della Yoshimoto che a ogni libro sa colpirti in qualche tuo punto segreto. Il suo stile è scorrevole e il suo modo di raccontare quello che ha da dire non è mai pesante, nemmeno quando affronta argomenti più intrecciati e descrive paesaggi nipponici con i quali noi dello stivale non abbiamo grande dimestichezza. Eppure lei riesce sempre a farci entrare dentro paesaggi e storie, abitudini e sensazioni.
Quando Chie-chan posa quel suo sguardo luminoso su qualcosa, anch’io, per qualche misteriosa ragione, riesco a coglierne tutti i particolari. Come chi guarda la città dal campanile di una chiesa in un giorno sereno, e riesce a sentire persino il profumo del vento che attraversa i campi verdi in lontananza.
Credo che consigliare Chie-chan e io di Banana Yoshimoto sia soltanto la naturale conseguenza delle emozioni che ti suscita un libro quando lo sfogli, quando lo leggi, quando lo ricordi, sì, perché, spesso, i libri che restano in una piccola parte di noi si ricordano per sempre.
Il libro. Chie- chan e io, Banana Yoshimoto. Feltrinelli