Lucrezia Scali: Te lo dico sottovoce
Il web è ricco di persone interessanti e a me piace raccontarvele. Chiaro, vi racconto quelle che curiose lo sono per me, proprio come Lucrezia Scali, ventinovenne della provincia di Torino che nella vita ha deciso di scrivere e, a quanto pare, lo sa fare anche molto bene visto che è appena uscito nelle librerie il suo romanzo Te lo dico sottovoce edito da Newton Compton (chapeau!). Scrivendo ti viene più naturale conoscere chi come te ha la passione per le parole, ecco perché mi piaceva fare due chiacchiere con lei, davanti a un caffè virtuale. Prendete una tazza con noi?
Disordinata e sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ti descrivi così sul tuo blog. Chi è Lucrezia?
Ciao e grazie per l’ospitalità. Lo sai che questa è una di quelle domande che mi mettono in crisi? Sarà perché non amo tanto parlare di me ma del mondo che mi ruota attorno… posso dirti che abito a Torino, convivo con un bipede e un bellissimo cagnolone di nome Bubu. Laureanda in veterinaria, bradipo per solidi principi morali, l’ansia è una caratteristica fissa della mia vita e spesso inizio mille cose senza poi portarle a termine. Adoro l’arte in tutte le sue forme e soprattutto mettermi alla prova.
Te lo dico sottovoce è il titolo del tuo romanzo edito da Newton Compton. Ce ne parli?
Sì, Te lo dico sottovoce è un romanzo precedentemente auto pubblicato che, in seguito al successo del passaparola, è riuscito a catturare l’attenzione di una casa editrice. Il 4 gennaio uscirà ufficialmente con il marchio Newton Compton, sia in versione digitale che cartacea, in una veste completamente rinnovata. Dentro di me si agitano mille emozioni contrastanti, spero che i lettori si innamoreranno dei personaggi e dei temi trattati. È una storia d’amore a 360 gradi e spero che mirerà dritto al cuore.
Da cosa e come è nata la storia che racconti?
Te lo dico sottovoce nasce per caso in un momento particolare della mia vita. Mi sono ritrovata ad avere più tempo per me e più tempo da dedicare alla scrittura, e il mio cane è stato determinante in questa storia. Non a caso Bubu è anche uno dei personaggi del mio romanzo.
Il sottotitolo del tuo blog Lucrezia Scali è Io, dalla parte del mondo imperfetto. Cosa c’è da questa parte?
C’è tutto quello che la maggior parte della gente non riesce a comprendere o ignora, ma non lo fa per cattiveria… semplicemente non riesce a capire quanto può essere bello leggere un libro o usare la fantasia per scrivere. Molto spesso mi sento di far parte di un mondo che non condivide le mie passioni, ho difficoltà a relazionarmi e mi sento un alieno, mi sento in “difetto” anche se so di non esserlo. Da qui nasce il sottotitolo del mio blog.
Lettrice maniacale e scrittrice compulsiva?
Devo preoccuparmi? Assolutamente sì, leggere e scrivere sono due passioni che nascono insieme e continuano a convivere senza litigare tra di loro. Amo leggere, acquistare in modo compulsivo libri su libri (credo di essere arrivata a 500 cartacei da leggere) e scrivere storie. Non credo di poter vivere una vita senza questi due ingredienti, sono di vitale importanza.
Cartaceo o Ebook?
So che la mia risposta sarà come darmi la zappa sui piedi, ma dico cartaceo. È vero, quando un libro è disponibile unicamente nella versione ebook lo acquisto perché non ho altra scelta, ma ho bisogno di vedere il libro fatto di vere pagine nella mia libreria, di sfogliarlo, di annusarlo, di stringerlo. Spesso la differenza tra cartaceo ed ebook è molto piccola, in altri casi la casa editrice “obbliga” il lettore a scegliere il digitale perché esistono cartacei che arrivano tranquillamente anche a 18 €. In ogni caso preferisco mettere qualche soldo da parte e comprare il cartaceo.