Panesi edizioni
La nuova realtà editoriale
Il mondo editoriale è ricco di realtà, tra queste ho voluto conoscere nel dettaglio Panesi Edizioni, dalle parole del loro direttore, Annalisa Panesi. Se dovessi spiegare come ho conosciuto lei e la sua casa editrice non saprei farlo. Credo che sia stato tutto un gioco del destino, di quando apri una pagina Facebook o un sito, così per caso, e ti lasci conquistare dai contenuti. Partite dalla Liguria, dove sono nate, sono approdate al ricco e caotico mondo editoriale e della rete, sì, perché Panesi edizioni si occupa principalmente di ebook, ma non solo. La sua realtà è ricca di attività, idee e proposte per chi ha tutte le carte in regola per concretizzare la sua passione: pubblicare un libro.
In Italia i lettori di libri sono il 41,4%… hai avuto coraggio a fondare una casa editrice nonostante il periodo storico non proprio rassicurante. Perché questa scelta?
Era un desiderio che stava crescendo dentro di me da tempo. In Italia non solo sono pochi i lettori, ma anche le possibilità di lavoro “fisso” all’interno del mondo editoriale. Perciò, dopo aver bene valutato i pro e contro del mettersi in proprio, ho tirato su le maniche e mi sono buttata a capofitto in questa avventura.
Di cosa si occupa principalmente Panesi Edizioni?
Panesi Edizioni è prima di tutto una casa editrice digitale, per cui le nostre pubblicazioni sono principalmente in formato e-book. Per quanto riguarda i generi, spaziamo dal sentimentale al thriller, dalla saggistica allo spettacolo, dal fantasy fino alla nostra collana “Liguria da leggere” a cui tengo molto perché ci dà l’opportunità di poter portare al di là dei nostri confini naturali le eccellenze letterarie della nostra regione. Oltre a questo siamo anche service editoriale e digitale per privati e aziende: in particolare offriamo la nostra competenza digitale ed editoriale a tutti quegli autori che vogliono autopubblicarsi ma che hanno difficoltà ad approcciarsi con gli e-book e con tutto ciò che li circonda.
Tutti pensano di poter diventare scrittori, quanti secondo la tua esperienza, in realtà hanno le potenzialità che servono per diventarlo davvero?
Secondo me in Italia ci sono molti più bravi scrittori sia di quello che si pensi, sia di quelli che riescono ad arrivare in libreria. Nonostante tutti i difetti che questo mondo “digitalizzato” e sempre connesso possa avere, a mio parere ha il merito di far scrivere, che sia un post, un tweet o l’articolo di un blog. E scrivere significa portare all’esterno idee ed emozioni. E tra tutti questi “scrittori” c’è anche chi ha la capacità innata di lasciare qualcosa a chi legge: una sensazione, una riflessione, tormento o gioia. E sono questi gli scrittori su cui puntare, le nuove voci a cui dare spazio e la possibilità di crescere ed essere ascoltate.
Da bambina avrai avuto autori preferiti. Alcuni di questi ti hanno influenzato nel tuo progetto di Panesi Edizioni?
La mia passione per la lettura è nata quando ero già grandicella, durante gli ultimi anni di liceo. Da lì in poi ho divorato un po’ di tutto, in armonia con i momenti “esistenziali” che stavo vivendo. E la Panesi Edizioni rispecchia bene questo mio non essere legata ad un genere particolare. Un libro mi piace se mi intriga, se non mi fa staccare gli occhi dalle sue pagine, se mi emoziona, qualunque sia il suo genere. E succede esattamente così anche nella lettura e nella valutazione dei manoscritti che arrivano in redazione.
Quanta passione serve per buttarsi ogni giorno in mezzo ai libri non per diletto, ma per lavoro?
Nel momento in cui decidi di fare delle tue passioni il tuo lavoro, quello che, oltre a farti stare bene, deve anche darti da mangiare e farti pagare le bollette, devi sapere che non sarà tutte rose e fiori e che nei periodi “no” bisognerà comunque andare avanti. La passione in questo aiuta molto e maggiore è, minore è il peso delle sconfitte, ma ancora più grande è la gioia dei piccoli traguardi che si raggiungono.
Tre aggettivi per definire la tua casa editrice?
Giovane, curiosa, aperta.
In copertina: Annalisa Panesi