Regin La Radiosa. Non solo un blog letterario
Il suo nome, Regin la Radiosa, deriva da un personaggio di un libro di Kresley Cole, il suo file rouge è la letteratura. Si presenta così, il blog di Roberta Artesani, che non parla soltanto di libri, ma che lei ama definire una porta aperta verso se stessa. Regin la Radiosa è qualcosa di più, è un luogo di ritrovo, un punto di riferimento per i lettori che amano scambiare opinioni e idee, proprio come ama fare Roberta. Grazie a Twitter ho potuto scoprire il blog, così come lei alla quale ho voluto rivolgere qualche domanda un po’ per conoscerla meglio, un po’ entrare dentro al meccanismo della rete, quando decidi di tuffarti completamente dentro le sue acque, quasi come se diventassero una tua seconda pelle. Tra un libro e l’altro ecco cosa mi ha raccontato Roberta Artesani del suo Regin La Radiosa.
Come e perché nasce Regin La Radiosa?
“Regin La Radiosa” nasce dal bisogno di confluire i miei interessi in un luogo in cui i lettori possano destreggiarsi con facilità e trovare informazioni utili e importanti. Il nome del blog deriva dal personaggio “Regin La Radiosa”, la valchiria protagonista di “Dark Warrior”, decimo libro della serie “Gli Immortali” di Kresley Cole. Amo molto questo personaggio e quando ho dovuto scegliere un “nickname” ho pensato subito a lei. Non sapevo come chiamare il sito, ogni possibilità sembrava scontata e simile agli altri, così ho pensato di differenziarmi al massimo, anche al costo di poter essere svantaggiata da un nome così particolare. “Regin La Radiosa” non è solo un blog letterario, sono io in ogni parola, in ogni scelta e in ogni articolo; è una porta aperta verso me stessa.
Quanto tempo dedichi al giorno tuo blog?
Tanto. Non è un semplice hobby, è qualcosa di più per me: è un impegno, un lavoro. E’ importante e voglio che i miei lettori abbiano sempre il massimo da me. Purtroppo a causa del lavoro e dell’università, non sempre riesco ad aggiornarlo quotidianamente ma sono sempre presente attraverso il gruppo e la pagina e se, ad esempio sotto esame, riduco le letture, non dimentico mai di inviare l’email con le nuove uscite editoriali ai followers del blog.
Da cosa nasce la tua scelta di immergerti in un progetto come Regin La Radiosa?
Tutto è nato quando sono diventata amministratrice di una piccola pagina dedicata al mondo del fantasy e del paranormal. La pagina col tempo è cresciuta tantissimo e questo mi ha permesso di conoscere molti lettori. Successivamente, quindi, ho pensato di creare un gruppo in cui potessimo parlare tranquillamente di tutti i nostri interessi. L’ultimo passo è stato aprire il sito: fornire un luogo fisico in cui tutti i miei amici, i membri del gruppo, e qualsiasi altro lettore possa informarsi sulle nuove uscite, possa leggere le mie opinioni sui romanzi che ho letto, le offerte in libreria e gli eventi letterari nelle varie città d’Italia.
Quali autori credi ti abbiano influenzato di più?
Non ho autori che mi abbiano influenzato particolarmente. La mia unica passione è leggere. Amo alla follia Laurell K. Hamilton e ammiro tantissimi scrittori. Ogni libro che leggo mi insegna qualcosa e amo conservare gli estratti che mi hanno colpito di più.
Cartaceo o ebook?
Cartaceo, assolutamente. L’ebook è molto comodo ma il cartaceo è tutta un’altra cosa. Sono della vecchia scuola: amo odorare le pagine, sfogliarle, avere un libro in borsa che non mi fa mai sentire sola; provo emozioni diverse quando sfoglio virtualmente le pagine di un ebook. Nonostante questo, leggo in ebook diversi romanzi per non precludermi nulla.
Libro sul comodino?
Al momento, sul mio comodino, vicino al manuale di Statistica, ho “Tutto in una sola notte” di Kylie Scott (Newton Compton) – appena finito e me ne sono innamorata. Tra i tanti in attesa ho “Regina Rossa” di Victoria Aveyard (Mondadori) e “Brilliance” di Marcus Sakey (Nord).