Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli. Un titolo bizzarro, ma non è quello che mi ha incuriosito subito. Mi sono innamorata della copertina, un amore a prima vista come mi capita molto spesso con i libri. Dopo essere rimasta affascinata da quell’azzurro forte che faceva contrasto con il giallo (che mi aveva già fatto capire che lo avrei acquistato), solo allora ho pensato che sì, in effetti, il titolo era molto curioso. Ecco perché ho deciso di parlarvene qui, davanti a un caffè

teresa papavero e la maledizione di strangolagalli

Di Chiara Moscardelli avevo già letto Volevo solo andare a letto presto, almeno un anno fa ed ero rimasta soddisfatta. Non ricordo il perché, ma lo tengo ancora tra quelli sul comodino, ciò significa che mi è piaciuto e che ancora non ho trovato la sua giusta collocazione nella libreria. Detto ciò, lo avevo trovato molto ironico, di quell’ironia semplice che ti rapisce e che ti fa pensare a quanto sia semplice lasciarsi trasportare dalle emozioni. Dal sorriso, in questo caso. Stessa cosa mi è capitata con il suo nuovo romanzo, edito sempre da Giunti.

Teresa Papavero è una quarantenne laureata in psicologia e figlia di un noto psichiatra, che da Roma decide di trasferirsi nel suo paese nativo, Strangolagalli, a sud della capitale. Poche anime, ma molti segreti da scoprire. Per una bizzarra coincidenza si trova in casa (per la precisione nel bagno) di Paolo, ragazzo più giovane conosciuto su Tinder, mentre questo cade dal terrazzo. Suicidio od omicidio non è chiaro a nessuno, tranne che a Teresa certa che Paolo sia stato ucciso, motivo per cui inizia a cercare risposte da sola affidandosi al suo fiuto da investigatrice. Nessuno le crede, almeno in un primo momento, neanche il maresciallo Lamonica, sempre pronto ad aiutarla.

A rendere ancora più attiva la vita del piccolo paese romano la scomparsa di Monica Tonelli e l’arrivo di un reporter famoso e affascinante che sembra aver già avuto un contatto con Teresa. Conclude la vicenda la presenza di Leonardo Serra, poliziotto inviato a Strangolagalli per cercare di capire cosa sia successo a Paolo.

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I personaggi che disegna Chiara Moscardelli nella sua narrazione sono forti, ben definiti e diversi tra loro. Sono pittoreschi e ricchi di sfumature, questo non si può negare. A volte, soprattutto Teresa, può sembrare un po’ sopra le righe, ma andando avanti con la lettura si intuisce che è proprio la sua prerogativa, ciò che la fa essere protagonista indiscussa, non soltanto sulla copertina. Teresa protagonista lo è con naturalezza.

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli è il libro adatto a chi si appassiona alle storie un po’ bizzarre, ma possibili, alla scrittura scorrevole da poter leggere in vacanza, sul divano o in poltrona, in qualsiasi luogo che si ritenga perfetto per riposare corpo e, soprattutto, mente. Con questa storia, frivola nell’accezione positiva del termine, ironica e pungente oltre ad abbandonarsi al piacere di una lettura scorrevole è anche facile sentirsi parte della vita e delle vicende di un paese italiano dove, per fortuna, i suoi cittadini ancora si sentono un gruppo, una comunità e dove se qualcuno si trova in difficoltà gli altri corrono ad aiutarlo, nel limite delle loro possibilità.

Secondo libro di Chiara Moscardelli letto e secondo libro di Chiara Moscardelli promosso.


Autore: Chiara Moscardelli 

Titolo: Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli   

Editore: Giunti 

Prezzo: € 14,90 

 

 

 

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