Piccola Farmacia Letteraria
Le pene d'amore? Si curano con i libri
Piccola Farmacia Letteraria… credo che nome più giusto non potesse trovare Elena Molini, la proprietà nonché ideatrice di una delle librerie più curiose e utili del mondo. Sì, non esagero, perché in via di Ripoli a Firenze si curano le pene d’amore e non solo. Ogni malessere dell’anima qui ha la sua soluzione che si trova proprio dentro a un libro. Che le pagine fossero terapeutiche non è un segreto, soprattutto per chi capisce l’intensità della lettura, ma in questa piccola libreria sembra essere tutto più vero, più reale anche per chi non è abituato al mondo letterario.
Su ogni copertina c’è un bugiardo dove Elena ha scritto i dettagli della cura con tanto di posologia e dosi per trovare soluzione al proprio dolore.
Appena ho letto la notizia dell’apertura della Piccola Farmacia Letteraria ho pensato che sì, avrei voluto averla io questa idea, io che sogno di aprire una di quelle piccole librerie di una volta dove poter consigliare i libri a chi fa capolino. Un luogo che sia per tutti un po’ casa. Ed è così che sembra lo spazio di Elena dove ogni brutta sensazione viene curata dai libri, ma anche un po’ dall’atmosfera che si respira. Per questo ho voluto scambiare quattro chiacchiere davanti a un caffè con lei chiedendole tutto quello che leggendo quotidiani e magazine mi era venuto in mente.
Dobbiamo iniziare con una domanda scontata, ma doverosa. Elena, la tua è una vera farmacia per le cure dell’anima in cui i medicinali sono i libri con tanto di bugiardino con dosi e posologia. Come è nata la tua idea?
L’idea di “farmacia letteraria” nasce dalla mia esperienza di libraia. Ho lavorato diversi anni come commessa in una libreria di catena e ho imparato tanto semplicemente ascoltando i clienti. Ad esempio, entrava un cliente e mi chiedeva un libro con cui rilassarsi perché stava vivendo un periodo molto intenso al lavoro, oppure entrava una cliente e mi chiedeva un libro per un’amica che stava affrontando un divorzio e io cercavo storie che potessero “alleviare” quel tipo di mali. Così è nata l’idea del ‘bugiardino’: ho messo semplicemente per iscritto le risposte alle richieste che mi venivano fatte.
Prima di abbracciare questa esperienza hai lavorato in una libreria di catena. Credi che sia così vero che i giovani non leggono?
Beh, a giudicare da tutti i clienti anche molto giovani che sono entrati in libreria da quando ho aperto ad oggi direi proprio di no! Però penso che non si debba forzarli come se la lettura fosse una medicina cattiva da mandar giù, è giusto che si approccino a generi che preferiscono e che lo facciano anche con strumenti digitali che usano costantemente.
Un libro per chi si sente triste?
“Piccoli suicidi tra amici” di Arto Paasilinna
Un libro che avresti voluto scrivere?
“Una vita come tante” di Hanya Yanagihara. Lunghissimo, emozionante, struggente.
L’autore che vorresti vedere entrare nella tua piccola farmacia letteraria?
Beh, sono cresciuta leggendo con Stephen King, quindi mi piacerebbe vederlo entrare da quella porta! Forse mi prenderebbe un colpo e gli farei milioni di domande… ma parliamo per ipotesi, giusto?!
Il cliente con la richiesta più bizzarra?
Forse quel ragazzo che cercava un libro purché non l’avesse già letto la sua ex!
Soffro d’insonnia, cosa posso leggere?
Consiglio “La casa del sonno” di Jonathan Coe.
Cosa: Piccola Farmacia Letteraria (libreria)
Dove: via di Ripoli, 7R, Firenze
Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 20
tel: 349 259 0414
email: info@piccolafarmacialetteraria.it